Jayculture
2006-05-17 • 2006
-
Si parla tantissimo di occulto negli ultimi giorni soprattutto per sconcertanti storie di cronaca che fanno soltanto rabbrividire. La cosa viene affrontata anche in musica dal compositore svedese Ronnie Sundin che, dal suo studio ubicato in una zona imprecisata di Malmö, ci manda "The Amateur Hermetic", una lunga traccia di oltre 41 minuti che sottolinea l'esoterismo. La composizione si fa spettrale, oscura, tetra, tenebrosa, pronta quasi ad intimorire l'ascoltatore spronandolo a pigiare il tasto stop del lettore cd. Il tutto è avvolto da una cover dal color nero pece dalla quale, solo guardandola con molta attenzione, si ergono quattro sinistre presenze. E' dark il mondo che Sundin fotografa, quello che esiste da secoli e che ha fatto da scenario a personaggi come la Regina Kristina, il poeta Carl Olof Arckenholtz e il conte Gustav Blonde, vissuti tra il 1600 e il 1700 ed accomunati da una passione per temi esoterici e per pazzeschi esperimenti al limite dell'immaginazione (per Blonde si parla addirittura di studio di escrementi). E' questo misterioso mondo che Sundin decide di esplorare con la sua creazione che di musicale ha ben poco. "The Amateur Hermetic" chiude le finestre delle nostre case, spranga le porte, appanna gli occhi, rabbuia il cielo, spegne il sole e si getta in un abisso di nero, il colore che, forse, contraddistingue la vita ultraterrena. Puro experimental racchiuso in super jewel-box e sostenuto con fierezza dalla sempre più oltraggiosa Komplott.